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World Water Day 2013

World Water Day 22 marzo 2013

L’emergenza idrica causa ancora milioni di morti. In occasione del World Water Day, la giornata dell’acqua, il 22 marzo, l’Unicef lancia il “Progetto rubinetto”. Perché tutti possiamo fare qualcosa, abbattendo gli sprechi, mandando un sms o comprando una t-shirt.

Lenny Kravitz è testimonial Unicef per la giornata mondiale dell’acqua e nel video dedicato a questo evento dice con voce profonda  indicando un bicchiere d’acqua: “Per 780 milioni di persone questo è un lusso, circa la metà della popolazione del pianeta non dispone di servizi igienici e quasi 4mila bambini muoiono tutti i giorni per la mancanza di acqua potabile e delle cattive condizioni sanitarie.”

Il Pineta in primavera..

E’ come se ogni 24 ore 160 classi di una scuola materna italiana venissero stroncate da una banalissima diarrea presa bevendo acqua cattiva, sporca, inquinata. Un numero enorme, una realtà da brividi che riguarda soprattutto l’Africa sub-sahariana e l’Asia centro meridionale. Tutto questo è inaccettabile, insieme possiamo migliorare le condizioni di vita di milioni di bimbi e delle loro famiglie.

L’Unicef ha messo a punto un progetto geniale, il Tap Project: i ristoranti che aderiscono all’iniziativa, da New York a Los Angeles, dal Texas al Minnesota, chiedono ai clienti di pagare l’acqua del rubinetto un dollaro, che poi girano al Fondo delle Nazioni Unite dell’infanzia (www.tapproject.crg). In questo modo, dal 2007 ad oggi sono stati raccolti circa3 milioni di dollari. In attesa che il “progetto rubinetto” arrivi in Italia, è possibile aiutare l’Unicef a migliorare le fonti idriche attraverso donazioni online (www.unicef.it). Come sottolinea l’Unicef, non bisogna far spallucce, né perdere la speranza. Si registrano, infatti, importanti passi avanti. Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha dichiarato che il mondo ha raggiunto, in anticipo, uno degli otto obiettivi di sviluppo del millennio che l’Onu si è impegnato a centrare entro il 2015: dimezzare la percentuale di persone senza accesso all’acqua potabile. Oggi l’89% della popolazione mondiale (pari a circa 6,1 miliardi di individui) ha finalmente questa possibilità. “E’ una bella notizia ma purtroppo non si può cantare vittoria” ha commentato il direttore dell’Unicef Anthony Lake. Perché il restante 11%del pianeta quando beve rischia la vita. E fa impressione pensare al divario netto tra gli abitanti delle zone del mondo in cui ogni goccia è più preziosa dell’oro  e chi, come noi, è abituato a dare l’acqua per scontata lasciando, magari, il rubinetto aperto quando non serve. Scopo del World Water Day è anche sensibilizzare i cittadini più fortunati della terra ad evitare gli sprechi. Di acqua ma anche di cibo. “il mondo ha sete perché abbiamo fame”: è questo il leitmotiv della Giornata dell’acqua di quest’anno, dedicata al rapporto tra emergenza idrica e agricoltura (info: www.unwater.org/worldwaterday). La maggior parte dell’acqua del globo, infatti, viene consumata nel settore agricolo (73,5 % della disponibilità totale), il 23% dalle industrie e solo il 3,5% è destinato a usi domestici.

Chiudere prontamente il rubinetto e non “gettare al vento” le cose da mangiare sono quindi due gesti semplici ma essenziali per contribuire a risolvere l’emergenza acqua. E ce n’è un terzo da non perdere di vista: mantenere il pianeta pulito. “Keep the planet blu” è uno dei principali propositi delle 140 delegazioni ministeriali che si sono appena riunite a Marsiglia, in Francia, per il sesto Forum Mondiale dell’acqua. “Non c’è tempo da perdere, è l’ora delle soluzioni” ha detto più volte Benedito Braga, presidente della convention. Anche perché la popolazione mondiale sta aumentando: si prevede che nel 2050 gli abitanti del pianeta saliranno a quota 9 miliardi. Servono azioni concrete, dunque. Da parte dei grandi della terra e di noi tutti.

Ci sono molte iniziative benefiche che si occupano di questo, ad esempio “Acqua for life”, campagna charity ideata da Giorgio Armani in collaborazione con l’Organizzazione Green Cross International ha come obiettivo la costruzione di nuovi pozzi in Ghana e Bolivia affinché a tutti gli abitanti sia garantito l’accesso all’acqua potabile. Acquistando, fino al 31 maggio, una fragranza Acqua di Giò o Acqua di Gioia, donerete 100 litri di acqua potabile. Oppure è possibile contribuire anche scegliendo una delle T-shirt di Armani che sfoggiano i disegni fatti dai bambini del Ghana aiutati lo scorso anno: il 30% del ricavato sarà destinato all’iniziativa solidale. Ma non è tutto. Si può fare del bene anche senza shopping: basta infatti cliccare un “like” su www.facebook.com/acquaforlife per regalare ben 50 litri di acqua potabile. Sul sito www.acuqaforchallenge.org potete seguire il progetto in tempo reale.

Questo si che è facile come bere un bicchier d’acqua!

 


 

 

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