Eco Dalla Pineta | Eco dalla Pineta è smart

Visto che di ECO tanto si è parlato in queste pagine (e in questi ultimi tempi), spendiamo due parole su queste tre lettere anche in questa rubrica. Spesso anteposte ad altri termini, in realtà possono avere “vita” propria. Nulla di green, ovviamente. O se vogliamo green è il contesto in cui risuonano…

Parliamo dunque non di eco ma dell’eco! In fisica si tratta di una riflessione di onde sonore che sbattono e rimbalzano contro degli ostacoli per giungere di nuovo alla fonte che le ha emesse, la quale a sua volte le percepisce immutate seppur con un certo ritardo rispetto al suono originale.

Ma a noi piace raccontare storie. E allora dovete sapere che Eco, nella mitologia greco-antica, è una ninfa delle montagne. Sapeva parlare tanto bene e tanto a lungo da poter incantare per ore chiunque l’ascoltasse. Zeus, re degli dei, se ne serviva per distrarre la moglie Era e poterla così tradire con le altre ninfe. Era scoprì l’inganno e punì Eco in maniera crudele: le tolse la parola, condannandola per sempre a ripetere quanto altri pronunciavano.

Un giorno, nei boschi, Eco incontrò il bel Narciso e come succedeva a chiunque – maschio o femmina che fosse – se ne innamorò perdutamente. Narciso, è saputo, non aveva occhi che per se stesso, o meglio per quell’eterea immagine di giovane riflessa in uno specchio d’acqua. Non potendosi dichiarare, Eco si limitava ad ammirare Narciso ovunque andasse. Il giovane, infastidito, la respinse brutalmente ed Eco, distrutta dall’amore, scappò e si rifugiò in una caverna. Il dolore per Narciso la consumò tanto da deperire giorno per giorno. Il suo corpo si sciolse diventando tutt’uno con la roccia della caverna. La sua voce, invece, non scomparve mai. Ancora oggi, dalla caverna, continua a ripetere le ultime parole che qualcuno ha pronunciato. Se ascoltate bene, in quelle parole, risuona un triste lamento d’amore.