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mag
14
2012

Doggy bag con i Canerderli alle Ortiche!

Secondo uno studio commissionato dalla FAO, circa un terzo del cibo prodotto ogni anno per il consumo umano – grosso modo 1,3 miliardi di tonnellate – va perduto o sprecato.

Il documento, Global Food Losses and Food Waste (Perdita e spreco di cibo a livello mondiale ndt.), è stato commissionato dalla FAO all’Istituto svedese per il cibo e la biotecnologia (SIK) in occasione di Save the food!, il congresso internazionale che si è tenuto a Dusseldorf il 16 e17 maggio 2011 nell’ambito della fiera dell’industria d’imballaggio, Interpack2011.

Lo studio ha inoltre evidenziato che:

  • Ogni anno i consumatori dei paesi ricchi sprecano quasi la stessa quantità di cibo (222 milioni di tonnellate) dell’intera produzione alimentare netta dell’Africa sub-sahariana (230 milioni di tonnellate).
  • In Europa e Nord America lo spreco pro capite da parte del consumatore finale è calcolato intorno ai 95-115 kg all’anno, mentre in Africa sub-sahariana e sudest asiatico ammonta a 6-11 kg all’anno.
  • L’ammontare di cibo che va perduto o sprecato ogni anno è equivalente a più di metà dell’intera produzione annuale mondiale di cereali (2,3 miliardi di tonnellate nel 2009/2010).

A fronte di questi dati impressionanti, Coldiretti, che ha da tempo lanciato una campagna anti-spreco, ha esaltato il metodo doggy bag come esempio da seguire, definendolo “un importante segnale contro lo scandalo degli sprechi alimentari che nei paesi più sviluppati riguarda ben il 30 per cento del cibo acquistato”.

Solo in Italia restano invenduti nei retrobottega dei punti vendita 240mila tonnellate di alimenti per un valore di oltre un miliardo di euro, che potrebbero sfamare 600.000 cittadini con tre pasti al giorno per un anno.

Con doggy bag si intende un contenitore, a volte di fortuna, utilizzato per portare a casa il cibo avanzato durante il proprio pasto al ristorante. Tale consuetudine è ormai prassi comune negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni, ma qui in Italia tale concetto è poco conosciuto, e una simile richiesta genera ancora una sorta di imbarazzo culturale.


Si ricordi ad esempio il clamore che suscitò la richiesta fatta dalla First Lady statunitense, Michelle Obama, in occasione del suo soggiorno a Roma durante i lavori del G8 2009: al termine di una cena presso un noto ristorante della Capitale, Lady Obama chiese, con estrema disinvoltura, di farsi preparare una doggy bag con gli avanzi di pasta alla carbonara, lasagna e amatriciana che aveva appena degustato.

Sarà quindi capitato a chiunque di recarsi al ristorante e di dover, pur con riluttanza, avanzare nel piatto una parte importante della portata, per quanto tutto fosse davvero squisito. Fino ad oggi quel cibo andava gettato, sprecato.

Con questo metodo, invece, tutto ciò che si avanza del proprio pasto può essere convenientemente riciclato per noi o più semplicemente per i nostri amici animali.

Anche noi del Pineta siamo sensibili a queste tematiche e, avendo un ristorante, vediamo spesso avanzare cibo che viene automaticamente gettato.

Abbiamo quindi sempre pensato di servire porzioni in quantità giuste, sia per poter far assaggiare un po’ di tutto, sia per evitare inutili sprechi.

Dopo essere venuti a conoscenza del doggy bag, abbiamo deciso subito di adottare questo metodo, poiché bisogna iniziare a cambiare mentalità: comunemente l’italiano considera colui che chiede di portare a casa gli avanzi uno “spilorcio”, ma in realtà i tempi cambiano….ora dobbiamo essere tutti più sensibili a queste problematiche, per ridurre la spazzatura e gli sprechi, ma soprattutto per rispetto nei confronti di tutte quelle persone che nel mondo soffrono la fame.

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